Come muoversi a Lisbona e dintorni con i mezzi pubblici

Come muoversi a Lisbona e dintorni con i mezzi pubblici

Un’esplosione vivida di colori, come se una tavolozza si fosse rovesciata dal cielo per dipingere ogni angolo della città. Limpida, bellissima, un po’ ventosa. Il profumo d’oceano si respira anche nel saliscendi delle vie più lontane dalla costa. Ecco cosa vedere e come muoversi a Lisbona e dintorni con i mezzi pubblici in un itinerario 3 giorni: Vamos!

Da sapere su Lisbona: per cosa è famosa, quando andare e a cosa stare attenti

Oltre ad essere un porto di vitale importanza sull’Oceano Atlantico, Lisbona è la capitale del Portogallo. E’ famosa per i tram che circolano indisturbati su e giù per il centro storico, i monumenti suggestivi e la vicinanza al punto più ad Occidente d’Europa, Cabo da Roca. Peraltro, scommetto che non sapevi che la libreria in attività più antica del mondo è situata proprio qui. Scopriremo come si chiama e dove si trova lungo questo itinerario di 3 giorni tra le cose da vedere a Lisbona.

Il periodo più adatto per visitare Lisbona è in piena primavera o in tarda estate, quando il calore del sole è mitigato da una brezza più fresca.

Ricorda, però, che non siamo sul mare, bensì di fronte all’oceano… E fare il bagno a maggio, o a settembre, potrebbe trasformarsi in una sfida a tu per tu con la natura!

Se invece stai cercando cosa vedere a Lisbona in 4, 5 o più giorni e vuoi trascorrerne almeno la metà in spiaggia, ti consiglio di sfruttare l’estate per godere di un meteo impeccabile. In questo caso, i mesi migliori per andare a Lisbona sono giugno e luglio. Agosto non te lo suggerisco, perché potrebbe risultare piuttosto caotico persino entrare nei musei meno conosciuti. Mi raccomando: anche se non starai tutto il giorno sotto l’ombrellone, la crema solare in faccia dev’essere un must. Sempre.

bica Lisbona

Oltre alle cose da fare, che esploreremo a breve, è bene informarsi anche sulle cose da NON fare a Lisbona.

Se stavi pensando di mettere in valigia quei sandali tanto carini o di girare per la città in infradito, devo darti una brutta notizia… Le strade del centro richiedono delle calzature comode e leggere. Riserva l’eleganza per la sera, piuttosto (anche se, ragazze, potreste ritrovarvi ad odiare profondamente i vostri tacchi più amati).

Peraltro, evita di uscire a cena troppo presto. I ristoranti solitamente aprono e chiudono tardi. Piuttosto, se possibile, tenta sempre di prenotare in anticipo, per assicurarti di non finire in un locale turistico a forza di tentare a caso di scovare un tavolo libero. Stessa cosa vale per i musei e i siti d’interesse più importanti. Ah, e non dimenticare di acquistare la Lisboa Card prima della partenza!

In un itinerario di 3 giorni, la Lisboa Card conviene: non sarà necessario faticare per capire come muoversi in città e dintorni e ti garantirà sconti ed ingresso gratuito in diverse attrazioni a Lisbona. Cliccando qui puoi acquistarla in una delle tre versioni: 24h, 48h o 72h.

Suggerisco di approfittarne soprattutto a chi desidera spostarsi a Lisbona con i mezzi pubblici (a mio parere, l’opzione migliore). Per scoprire cosa è incluso nella Lisboa Card, invece, puoi scaricare qui il PDF.

come muoversi a Lisbona e dintorni in 3 giorni con i mezzi pubblici

Una volta effettuato l’acquisto online, puoi ritirare la Lisboa Card all’aeroporto o negli uffici turistici sparsi per la città durante gli orari di apertura. Sappi che per visitare Lisbona e dintorni senza fretta ci vogliono almeno 3 giorni. Noi ne avevamo disposizione due e mezzo, pertanto l’itinerario, soprattutto all’inizio, risulterà un po’ tostino. Ma se non ti fai problemi a camminare ore e ore quando sei in vacanza, sarai sicuramente in grado di replicarlo anche tu.

Ultima raccomandazione: controlla scrupolosamente gli orari d’apertura di tutti i siti e musei che vuoi visitare, per giostrare le giornate in base a quello che vuoi vedere. E ora? Zaino in spalla, cappello in testa e, finalmente, si parte!

Premessa: un viaggio, un regalo e una dedica 

Cascais

E’ la sera del primo di settembre quando io e Leo (mio fratello, 18 anni appena compiuti e 1,90 mt di altezza) sbarchiamo in aeroporto. Un regalo speciale, per un giorno speciale, ma non solo per me. Sì, è il mio compleanno, ma per Leo è anche il primo viaggio in aereo in assoluto. 

Mi sono commossa a prendergli la mano e guardarlo ammirare incantato il mondo mentre scorreva dal finestrino. In quel momento, ho compreso perchè un genitore tenta spesso di nascondere le lacrime ai propri figli. Non è imbarazzo, né vergogna. Almeno, così per me non è stato. Era più un lasciare che fosse lui a decidere che emozione provare in un’occasione unica, che capita una volta sola, in tutta la vita, senza che il mio stato d’animo potesse condizionarlo.

Desideravo che potesse sperimentare anche lui la purezza di quella patetica sensazione che si prova a rendersi conto di quanto siamo piccoli in confronto alla Terra. A sentire quant’è bello volare liberi, leggeri, come uccellini che si librano in aria alla prima migrazione verso posti lontani. 

Leo, a meno che non legga questo articolo, non lo saprà mai. Ma in quell’istante gli sono stata profondamente grata. Era il primo compleanno dopo anni che trascorrevo senza un “compagno” accanto. E averlo lì vicino mi ha fatto realizzare che l’amore, per me, ci sarebbe comunque sempre stato, in forme diverse. Come quella del filo invisibile che ci lega e ci legherà per tutta la vita.

Itinerario su come muoversi e cosa vedere a Lisbona e dintorni con i mezzi pubblici. Giorno 1 – MATTINA

Dopo essere arrivati al nostro alloggio due ore in ritardo, l’Lx Hill Hostel, ci buttiamo nei letti, pronti a riposare e a partire carichi di energie il giorno seguente. L’hotel (perchè di fatto le camere sono piccole, pertanto anche private) è situato a pochi passi dal Bairro Alto, uno dei quartieri notturni più animati della città.

Pink Street Lisbona

Al nostro risveglio ci aspettano delle dolci Pasteis de nata appena sfornate. Usciti dalla struttura, puntiamo a sud, verso il fiume Tago, che di lì a breve sfocia nell’oceano. Passiamo vicino alla Bica, una funicolare che collega Rua de São Paulo con Rua de Loreto. E’ ancora presto, tanto che attraversando Pink Street sotto a dei colorati ombrelloni che fanno da tetto alla via rosata, oltre a noi c’è solo una coppia innamorata, persa in un abbraccio.

Giungiamo sulla Praia Fluvial da Ribeira das Naus o, in poche parole, il “lungomare”. Passiamo accanto a statuette colorate costruite con i sassi del fiume e a sculture di sabbia, fino ad arrivare a Cais das Colunas. Un molo del tardo XVIII secolo, con 2 colonne fiancheggianti le scale di marmo che scendono verso l’acqua. Godendoci il silenzio surreale delle 8 di mattina, ci sembra quasi che una nave fantasma possa caricarci e trasportarci chissà dove in mezzo all’oceano da un momento all’altro.

Come muoversi a Lisbona e dintorni con i mezzi pubblici

Facendo dietrofront, ritorniamo sui nostri passi e ci addentriamo in Praça do Comércio, la piazza principale della capitale. Accerchiata da bar e negozi, ospita la Estátua Equestre de Dom José I. Sullo sfondo, è chiusa dall’imponente Arco di trionfo della Rua Augusta, visitabile gratuitamente con la Lisboa Card.

Ci affrettiamo a recuperarla al punto informazioni vicino e facciamo pit stop al 104 Papelaria Au Petit Peintre. Il motivo? Una caccia al tesoro organizzata – a sorpresa – dai miei amici, che hanno fatto preparare un regalino di compleanno in questo delizioso negozietto di penne, dipinti  e cartolibreria. Iris, la proprietaria, è stata gentilissima.

Per acquistare souvenir autentici di Lisbona ti consiglio di passare da lei. E’ a pochi passi dalla Rua Augusta, una delle strade più “cool” del centro città.

Preparati, perchè ci sarà un po’ di salita! Vista la Rua Augusta e la via Garret, finiamo nel caotico e vivace quartiere di Baixa-Chiado e di Santa Maria Maior, divertendoci ad entrare e uscire dalle chiesette che si trovano sulla strada principale. Tra le più suggestive, la Igreja de Nossa Senhora do Loreto.

Qui c’è una delle piazzette che ho preferito in tutta Lisbona, Praça de Luís de Camões, con pavimento a mosaico. Ed è proprio attraversando la strada (facendo attenzione ai tram!) che ti troverai alla Libreria Bertrand, di cui ti parlavo all’inizio, dove ho acquistato un libro di poesie di Fernando Pessoa.

Nelle vicinanze ci saranno il Convento do Carmo e l’Elevador de Santa Justa. Il primo è una tappa che spesso non viene inclusa in un itinerario di 3 giorni fra le cose da vedere a Lisbona, ma quando si capisce come muoversi nella capitale arrivarci è semplicissimo.

Si tratta di una ex chiesa gotica, ad oggi senza tetto, ma preservante ancora le rovine della navata. A cielo sereno sembrerà quasi di entrare nell’ingresso del Paradiso. L’ascensore, invece, non lo annovererei fra le cose da non perdere a Lisbona. Ci sono punti panoramici di gran lunga migliori (oltre che meno affollati). NB: in portoghese li chiamano “miradouri”!

Rua São Cristóvão

Proseguendo oltre e dirigendoci ad ovest, Leo fa tappa da Bifanas do Afonso, per gustarsi un panino gigante con cotoletta a soli 3€. Riempita la pancia, possiamo procedere sulle Escadinhas de São Cristóvão. Una serie di scalinate che conduce ad uno degli scorci meno conosciuti e più pittoreschi di Lisbona, quello su Rua São Cristóvão.

Arriviamo così ad una delle tappe principali: la Chiesa di Sant’Antonio – probabile luogo di nascita del santo – seguita dalla maestosa Cattedrale di Lisbona.

L’ingresso alla Cattedrale (non inclusa nella Lisboa Card) vale già di per sè il prezzo del biglietto. Il gigantesco rosone che si staglia sulla facciata sarà visibile anche dall’interno, potendo salire sino in cima alle due torri che si stagliano verso le nuvole. I corridoi interni, soprattutto verso l’abside, rimandano allo stile gotico. Tuttavia, la struttura è un connubio di più influenze, complici i terremoti che l’hanno ripetutamente afflitta nel corso dei secoli.

Cattedrale di Lisbona

Prima di pranzare, decidiamo di tentare la sorte e provare ad entrare al Castello Sao Jorge. Nonostante la fila chilometrica, nel senso letterale del termine, grazie alla Lisboa Card saltiamo praticamente tutta la coda e riusciamo ad accedere in pochi minuti, gratis! Dai giardini del castello, collocato sull’acropoli, si gode di una vista mozzafiato. Dal Ponte 25 Aprile, che collega la città storica all’altro lembo di terra al di là del fiume all’oceano, fino al Parco Edoardo VII, che esploreremo l’ultimo giorno.

Nel castello si gira a cielo aperto, costeggiando le mura e spostandosi tra le varie aree esterne grazie a minuscoli vani intagliati nella pietra dorata. Famiglie di pavoni gironzolano indisturbati, mentre decine di turisti sorseggiano un caffè a pochi passi dalle terrazze esterne. E per finire, la Camera Oscura: per entrare c’è spesso parecchia attesa.

A mio parere, la visita alla torretta non è indispensabile. Se vuoi rispettare tutte le tappe dell’itinerario a Lisbona e dintorni, dai priorità a portarlo a termine e a studiare come muoversi con i mezzi pubblici! 

Come muoversi a Lisbona e dintorni con i mezzi pubblici

Itinerario su come muoversi e cosa vedere a Lisbona e dintorni con i mezzi pubblici.
Giorno 1 – POMERIGGIO

Dopo un pranzo veloce in un ristorantino sotto al castello, scovato per caso e nascosto in un vicolo anonimo, perlustriamo il quartiere di Alfama. E’ fra i più antichi della città. 

Passiamo dal Jardim Julio de Castilho, impreziosito da splendidi bouganville, godendoci il panorama dal Miradouro di Santa Lucia. Scendendo, attraversiamo R. Norberto de Araújo, dove si cela un variopinto murales che narra la storia di Lisbona. Ed eccoci ad un altro degli scorci che più ho amato: quello su Rua de São Pedro, addobbata da festoni colorati e bandierine dalle tinte calde, in contrasto con l’azzurro freddo – ma vividissimo – del cielo.

Di nuovo sul “lungomare”, ammiriamo camminando la Chafariz d’El-Rei, un edificio storico dai dettagli eleganti e raffinati.

E’ il bus a condurci ad un’altra (anzi due) delle cose da non perdere a Lisbona. Dopo circa venti minuti di viaggio, ci aspetta il Monastero dos Jeronimos. 

Monastero Lisbona

Consapevoli di trovarlo chiuso il lunedì, ci accontentiamo di contemplarlo dall’esterno… Ma se ne hai la possibilità, non farti scappare l’opportunità di visitarlo da cima a fondo. Finalmente, in lontananza scorgo la Torre di Belèm. Fortificata su un isolotto a pochi passi da una minuscola spiaggia, diventa subito un’ispirazione per una poesia che scrivo di getto, seduta sulla sabbia. In lontananza, all’orizzonte, c’è l’oceano. 

Anche in questo caso, ti consiglio di ammirare la vista da lì, senza entrare e farti magari un’ora di fila sotto il sole. Piuttosto, se vuoi riposarti, sdraiati all’ombra di uno degli alberi dei giardini circostanti, sorseggiando una pina colada fatta con amore in uno dei chioschetti che troverai sparsi qui e là.

Siamo quasi giunti al termine della giornata, ma manca ancora qualche “fermata” lungo il nostro itinerario. Riprendiamo l’autobus e attraversiamo il gigantesco Ponte 25 Aprile, che ricorda moltissimo il Golden Gate Bridge a San Francisco. Dopo una camminata di circa venti minuti, conquistiamo la cima del quartiere di Almada. Qui sorge il meraviglioso Cristo Rei, alto in totale 110 metri ed eretto dai portoghesi dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Cristo Rei

Che tu abbia il coraggio di spingerti tanto in alto o meno, resterai comunque incantato dal paesaggio che si aprirà dalla piazza fronte stante il santuario. Il fiume Tago e il massiccio ponte sospeso più lungo d’Europa lasceranno intravedere le bellezze del centro di Lisbona, seppur a chilometri di distanza.

E se la stanchezza non si starà ancora facendo sentire, ti lascio un’ultima chicca da scoprire, proprio ai piedi del Cristo Rei. Prendendo un sentiero che scende a sinistra dei giardini intorno al santuario, arriverai a Quinta da Arealva. Edifici e case abbandonate sulla riva del fiume, completamente ricoperte di graffiti colorati, saranno il punto perfetto da cui ammirare il tramonto oltreoceano. 

Come muoversi a Lisbona e dintorni con i mezzi pubblici

Itinerario su come muoversi e cosa vedere a Lisbona e dintorni con i mezzi pubblici. Giorno 2 – MATTINA

Se il giorno 1 è stato interamente dedicato a scoprire la città di Lisbona, il giorno 2 si riassume in poche parole. Oceano, vento, spiaggia, sole, e di nuovo vento. Ma Praia do Guincho, la nostra meta, è uno di quei posti che indubbiamente vale la pena vedere almeno una volta nella vita… Guarda un po’ qui sotto!

Praia do Guincho

Arrivando con il treno a Cascais (incluso nella Lisboa Card) ci sembra di volare sull’acqua. Alla stazione, prendiamo l’autobus per la baia. A sinistra si apre l’oceano, a destra distese di natura selvaggia. Io e Leo speravamo di fare un bagno, ma scesi dal pullman siamo immediatamente costretti a cambiare i nostri piani.

Folate di vento così forti le avevo sentite solo in Irlanda! L’oceano si scatena impetuoso, mentre gli unici ad avere il coraggio di sfidarne le onde sono dei surfisti professionisti. Rimango senza fiato di fronte al paesaggio che si staglia di fronte ai nostri occhi: una scalinata in legno che pare non finire mai si allunga fra le dune, fino a giungere a riva. 

Io e Leo decidiamo di avventurarci sui sentieri delle scogliere che separano la spiaggia dalla baia successiva, Praia do Abano. Ci spingiamo fino al Forte do Guincho, a cui ci aggrappiamo per non volare via. Le onde sono così alte che, all’infrangersi sulle rocce, si formano degli arcobaleni tra acqua e cielo.

Come muoversi a Lisbona e dintorni con i mezzi pubblici

E dopo una corsa sul bagnasciuga a piedi scalzi, una centinaia di granelli di sabbia infilatisi tra capelli e felpa, ritorniamo a Cascais in tarda mattinata. 

Noi, da bravi masochisti, fra le varie opzioni su come muoversi con i mezzi pubblici fra le cose da vedere a Lisbona e dintorni, abbiamo preso il bus meno del previsto. Spostarsi a piedi può essere faticoso, ma se si è in forma, credo sia il modo più autentico per esplorare veramente una città in ogni angolo. 

A Cascais ci attendono strade dipinte, ville dagli ornamenti fiabeschi e colori, colori, colori. Si respira proprio il profumo di destinazione balneare. Ci perdiamo tra i vicoli ciottolati del centro, i negozi e i ristorantini, per poi allontanarci seguendo il lungomare. Superiamo la Fortezza Nossa Senhora da Luz de Cascais, fino al Faro di Santa Marta, a rigoni bianchi e blu. Il sole batte fortissimo, tanto che iniziamo già a pregustare il momento in cui, finalmente, faremo un bagno rinfrescante.

La costa si fa via via sempre più frastagliata, fino ad arrivare alla famosa Boca do Inferno. Qui, le alte scogliere sono interrotte da un arco naturale, oltre ad essere state scavate dall’acqua fino a formare una grotta… Che, a dirla tutta, assomiglia davvero all’ingresso dell’inferno!

Itinerario su come muoversi e cosa vedere a Lisbona e dintorni con i mezzi pubblici.
Giorno 2 -POMERIGGIO

Il pranzo che segue è il mio preferito di tutta la vacanza. Segnati il nome di Paulinha: da lei troverai una cucina genuina, pochi piatti ma come fatti in casa e un’accoglienza calorosa. I tavoli sono pochi e ci sarà un po’ da attendere, ma d’altronde, fa tutto lei: apparecchia, sparecchia, cucina, cassa. E ti assicuro che fermarsi qui ne varrà la pena.

Paulinha

Dopo una sosta relax, ci avviciniamo alla spiaggia. Fra le tante, scegliamo quella di Praia Nossa Senhora da Conceicao. Cerchiamo di ripararci dal vento appoggiandoci al muro che delimita il tratto non attrezzato e… ci tuffiamo, dopo circa quattro-cinque toccata e fuga dall’acqua. Seppur sia solo inizio settembre, è GELIDA!

Il pomeriggio è dedicato al relax e ad un lungo aperitivo in spiaggia, che trascorriamo gustando pina colada e sangria e parlando di quanto sia difficile crescere… Eh già Leo, benvenuto nel mondo dei grandi! All’ora del tramonto ci accingiamo a rientrare, felici e abbronzati.

Ceniamo da Tasca Zebras, un ristorantino ricoperto di azulejos blu come la notte e uno specchio gigante sul soffitto. 

Itinerario su come muoversi e cosa vedere a Lisbona e dintorni con i mezzi pubblici. Giorno 3

tram Lisbona

Finalmente, ci decidiamo a prendere lo storico Tram 28. Da Praça de Luís de Camões arriviamo al Jardim da Cerca da Graça, che in primavera risplendono di fioriture, chiacchiere e sorrisi della gente del posto. Siamo infatti in un quartiere residenziale, poco distante dal Pantheon Nazionale. Tappa che stra-consiglio, anch’essa spesso sottovalutata, ma senza dubbio fra le 10 cose da vedere a Lisbona, anche solo in un giorno.

Le geometrie che scandiscono gli interni in una perfetta simmetria si ripetono creando giochi di luci e forme sorprendenti, soprattutto intorno alla cupola. Fra le conchiglie scolpite nelle pareti mi pare quasi di vedere il mare. 

Pantheon Lisbona

Avendo a disposizione solo la mattinata, ci affrettiamo a completare l’itinerario. Prendiamo la metro e giungiamo alla zona di Santa Apolonia, dove due murales strabiliamente umani di Ines Arisca mi fanno commuovere, diventando il mio nuovo sfondo del telefono.

Come muoversi a Lisbona e dintorni con i mezzi pubblici

Spostandoci di nuovo in metro, giungiamo sull’Avenida Da Liberdade e iniziamo a girovagare – anche se solo in parte – per il Parco Edoardo VII. Fra le attrazioni che mi colpiscono di più c’è il Pavilhão Carlos Lopes, decorato con azulejos dalle sfumature varianti dal bianco al blu oceano. Blu oceano sono anche le pareti della stazione metro che ho più amato di tutta Lisbona: quella di Parque.

Se ti affascinano la letteratura, il mare, l’ignoto o anche solo una di queste tre cose, fatti il favore di entrarci e di prendere un treno da qui. 

Terminiamo con un giro per il quartiere di Misericordia. Ma qualora tu avessi più tempo, ecco un elenco di altre cose da vedere a Lisbona in 3 giorni e più… e, in questo caso, come proseguire e come muoversi negli step successivi dell’itinerario lo deciderai tu!

  • LX Factory: moderno complesso industriale fatto di mercatini vintage, ristorantini e locali dall’atmosfera retrò.
  • Convento do Carmo, qualora tu non l’abbia visitato il giorno 1.
  • MAAT – Museo dell’Arte e dell’Architettura (a Belèm), che puoi incastrare insieme al Monastero di San Geronimo se, anche in questo caso, l’hai saltato il primo giorno.
  • Museo delle Azulejos, un po’ fuori dal centro.
  • Museo Fondazione José Saramago, a pochi passi dalla Cattedrale.

PS: per una gita fuori porta, ti suggerisco di pianificare un’escursione a Sintra e Cabo da Roca. Da Lisbona partono viaggi organizzati praticamente ogni giorno.

Dove mangiare a Lisbona in 3 giorni 

Per finire, ecco un riassunto dei ristoranti dove abbiamo mangiato in questa vacanza a Lisbona:

  • Toma La Da Ca
  • Tasca Zebras
  • Da Paulinha (Cascais)
  • Bifanas do Afonso
  • Pastelaria Orion
Come muoversi a Lisbona e dintorni con i mezzi pubblici

E per chiudere quest’articolo con una citazione di uno scrittore a me caro – se hai letto altri miei articoli saprai già chi è – goditi il viaggio, ogni imprevisto, ogni sensazione. E vivilo come se fosse il primo e l’ultimo che farai in tutta la vita. Vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo. Vivi la Pura Vida 🙂

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